AZIONE CATTOLICA PARROCCHIALE

  “ Chi  vuol  essere  il  primo tra di voi sarà il servo di tutti”. E’ lo slogan della XXIX  domenica del Tempo Ordinario- Anno B. Gesù insegna che, nel suo regno, la  vera  grandezza  consiste  non  nell’essere  serviti, come  i  grandi di questo mondo, ma nel servire gli altri con amore, sul suo esempio. Come cristiani e come suoi  discepoli, noi abbiamo il dovere di prendere esempio da Lui. E affinché questo servizio possa essere vero, bisogna purificarlo da ogni desiderio di dominio, di vanagloria, di ricerca di se stessi.

Il  vangelo  di  questa  domenica  lo  si  può  collegare  con  le  parole pronunciate, alcuni ani fa, da Paolo VI che, tracciando un ritratto del socio di Azione Cattolica,  cosi  diceva: “ non  vanto,  non  prestigio,  non  vantaggio,  ma  servizio.” Leggendo, durante la riunione del Consiglio di Azione Cattolica, tenutasi  venerdì  17  ottobre  03,  i  vari  documenti  riguardanti  l’Associazione  ( Messaggio  del  Santo  Padre  all’Assemblea  Straordinaria dell’ Azione Cattolica,  la  Lettera  del  nostro  Padre  Arcivescovo Mons. Giuseppe Agostino, Relazione Introduttiva del Consiglio Diocesano) è emerso che l’ Azione Cattolica da sempre ha cercato di essere un luogo in cui si matura la vita cristiana, si “ formano le coscienze” capaci di capire, discernere, agire nella nostra società,  cercando  di  accompagnare  ogni  persona  in  un  cammino  spirituale  e  di  appartenenza  ecclesiale.  Tutti  i  componenti abbiamo sottolineato l’importanza  che  assume,  per  la  nostra  Associazione,  l’incontro  del  lunedì. Questo  perché, fare associazione significa camminare insieme attraverso il confronto,  il  sostegno,  il  reciproco  scambio  di  esperienze  di  fede  e di vita. Ferma restando la piena comunione alla gerarchia, ogni componente deve riscoprire continuamente la passione per l’annuncio, essere testimone di Cristo, della sua Parola, assimilata e vissuta, nella società.

A noi il compito di fare da tramite tra la Chiesa Ufficiale e il mondo che sta fuori, di passare dalla concezione inerte e passiva della vita cristiana a quella più cosciente ed attiva.

Quattro le parole chiave emerse dai documenti presi in esame: missionarietà, diocesanità, unitarietà e laicità.

MISSIONARIETA’, intesa come esperienza a testimoniare il Vangelo con la vita.

DIOCESANITA’, ovvero il nostro legame diretto alla comunità diocesana, così da essere costruttori di comunione.

UNITARIETA’: “ i laici di Azione Cattolica devono agire in forma comunitaria ed organica”. Due i settori dell’ A.C. : quello dei Giovani e quello degli Adulti. “L’A.C.R. non è un settore, si afferma nella Relazione Introduttiva, ma una articolazione associativa che è il servizio di giovani e di adulti di A.C. perché anche i ragazzi possano vivere l’ideale associativo e maturare la loro vocazione cristiana. Spetta al Consiglio fare una programmazione unitaria che tenga conto delle esigenze di tutti.”

LAICITA’: testimoniare da laico cristiano nella vita ordinaria.

 

 

Punto essenziale di riferimento per la formazione personale e di gruppo è il testo formativo di base: “Và e racconta quello  che  il  Signore  ti  ha  fatto” che  proporrà  un cammino di fede sul vangelo di Luca sul tema dell’”Essere Apostoli”. Ognuno di noi è chiamato a diffondere la buona notizia del Vangelo. Ma per poter fare questo dobbiamo prima incontrare veramente Gesù Cristo e favorire ogni giorno e occasioni di incontro con Lui. In che modo?. Attraverso la lettura continua della Parola di Dio, la partecipazione alla mensa dell’Eucaristia, la preghiera. Solo così potremmo  dire  cosa il Signore ci ha fatto e come ha cambiato la nostra vita. Seguire il Signore, partecipare alla sua missione: il  discepolo  amato  si   scopre  apostolo  del  suo amore. E la Sacra Scrittura, il Vangelo in particolare, ci ricordano  che  il  più  grande  comandamento, potremmo dire l’unico, perché da esso derivano tutti gli altri, è quello dell’amore  che  per  essere  autentico  deve, però, concretizzarsi nel servizio agli altri. Possa il Signore, in quest’anno associativo, farci diventare suoi discepoli mettendoci come Lui al servizio di Dio e dei nostri fratelli.

Il Consiglio di Azione Cattolica

Ritiro degli adulti di Azione Cattolica nel Santuario di Paola

Martedì 06 luglio 2004, periodo di vacanze al mare, al monte o ai luoghi di partenza varie. Ma a noi adulti di Azione Cattolica non importa se fisicamente non possiamo volare di qua e di là. Quando il cuore è in festa perché si va incontro al Signore e da Lui ci si sente amati, ogni angolo di questo mondo è un piccolo paradiso. E paradiso lo è stato il Santuario di Paola dove abbiamo deciso di dedicare un pomeriggio all’ascolto della Parola di Dio, alla meditazione, alla riflessione.

Alle ore 15.30, tutti i partecipanti ci siamo ritrovati davanti l’Edificio Parrocchiale da dove,insieme alla nostra guida spirituale, don Alfonso Patrone, siamo partiti alla volta di Paola.

Alle 16.30, dopo esserci sistemati in una sala del Convento, abbiamo recitato i Vespri e don Alfonso ha tenuto la sua prima meditazione. Una boccata di ossigeno, il sapore del silenzio, l’odore del mare: questa è la cornice che a Paola ha racchiuso in sé Dio.

Tema del ritiro: “Siate voi dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste” (Mt. 5, 48).

Questa è la consegna che Cristo ci ha dato. Divenuti figli di Dio col battesimo dobbiamo sforzarci di assomigliargli. Certamente non saremo mai perfetti come Dio, ma il Signore non domanda l’impossibile. Ciò che Egli vuole è che noi tentiamo almeno gli inizi di questa perfezione. E questo sforzo dobbiamo farlo soprattutto nell’ambito privilegiato della carità, dell’amore al prossimo. Essere figli di Dio, significa amare come egli ama: senza calcolo, senza riserva, senza preferenze. Molto interessanti sono state le riflessioni di don Alfonso che con parole molto semplici ma tanto profonde riusciva a spiegarci l’Enciclica del Papa “Novo Millennio Ineunte”, indicandoci le vie della santità che “sono molteplici e adatte alla vocazione. Questo dono di santità oggettiva è offerto ad ogni battezzato”.

Ecco i mezzi per poterla raggiungere: la Preghiera, l’Eucaristia Domenicale, il Sacramento della Riconciliazione, il Primato della Grazia, l’Ascolto della Parola e l’Annuncio della Parola.

“Dio ci chiede di mettere a disposizione del Regno tutte le nostre risorse di intelligenza e di operatività”.

Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla”. “Duc in Altum” (Lc. 5,4). Sono le parole con cui un giorno Gesù, dopo aver parlato alle folle dalla barca di Simone, invitò l’Apostolo a “prendere il largo” per la pesca. Pietro e i primi compagni si fidarono della parola di Cristo, e gettarono le reti. “E avendolo fatto, presero una quantità enorme di pesci” (Lc. 5,6).

Santità e missione sono due elementi fondamentali che ogni cristiano impegnato nell’Azione Cattolica deve assumere. “In questi anni- prosegue don Alfonso- sono stati molti i laici che si sono santificati nelle condizioni più ordinarie della vita”. Il carisma dell’ Azione Cattolica ha guidato e accompagnato il cammino di santità di Piergiorgio Frassati, di Gianna Beretta Molla, di Luigi e Maria Beltrami-Quattrocchi e di tanti e tanti altri laici che hanno vissuto con straordinaria normalità una fedeltà eroica alle promesse battesimali.

Alle ore 17.15 è seguita l’esposizione di Gesù Eucaristia, l’esame di coscienza e le Confessioni. Ore 18.00 Deserto. Ore 18.30 II° meditazione. Ore 19.30 Santa Messa.

Sono stati questi momenti straordinari in cui ci siamo resi conto che il Signore ci parla. Non sensibilmente in modo da farsi sentire dall’orecchio materiale, ma con una parola che si rivolge al cuore e lo tocca in mille e mille maniere. Ma per percepire questa Parola sono indispensabili alcune disposizioni interiori: l’umiltà, la generosità di cuore, il silenzio interiore, “il deserto”, senza del quale la Parola di Dio non si sentirebbe, coperta dagli interessi, dalle preoccupazioni, dal frastuono che ci circonda. Che fare di questa Parola?. In primo luogo, dopo averla ascoltata e meditata, impegnarsi a viverla. In secondo luogo, farci messaggeri di questa Parola. Gesù nel Vangelo del giorno ci invita ad entrare nel campo del padre per raccogliere la messe: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il Padrone della messe che mandi operai nella sua messe!” (Mt. 9, 37-38).

Guardando l’orologio siamo rimasti scioccati!. Com’è volato il tempo, sono già trascorse più di tre ore e in noi c’è il desiderio di voler rimanere ancora. Davvero solo grazie ad esperienze del genere ci si rende conto quanto sia indispensabile fermarsi dalla frenesia del quotidiano. Cosa ne pensiamo? Esperienza stupenda, di crescita con Dio. Ci sentiamo carichi e pronti a ripartire.

 

Ritiro Azione Cattolica Adulti

“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Questo lo slogan che invitava tutto noi adulti di Azione Cattolica al ritiro tenutosi mercoledì 17 novembre 2004 presso le Suore di don Miceli di Longobardi Paese con lo scopo di prepararci al tesseramento di giorno 8 dicembre.

Presente il nostro Assistente Spirituale, don Alfonso patrone che, dopo aver presieduto la recita dei Vespri, ha tenuto un intensa riflessione sul brano del Vangelo riguardante la missione degli Apostoli (Mt 10, 1-15). Don Alfonso spiega che Dio affida agli Apostoli la missione di andare in aiuto alle folle dei giudei, rivelando loro la tenerezza di Dio e l’imminenza del suo regno. I miracoli che li accompagneranno ne saranno la testimonianza. Paragonando le folle a delle pecore stanche e abbandonate, il Signore vuole sottolineare l’urgenza di questa missione. Come discepoli di Cristo, noi cristiani dobbiamo sentire il dovere di essere “missionari” e zelanti nel continuare la sua opera di salvezza. Essere missionari significa mettersi all’ascolto di Cristo e dei fratelli.

Di Cristo sforzandoci di comprendere il suo messaggio di amore e lasciarsene compenetrare.

Dei fratelli amando sinceramente il prossimo di un amore fatto di comprensione, di disinteresse e di spirito di servizio confidando comunque solo in Gesù Cristo e non nelle sole forze umane.

Subito dopo la meditazione e le riflessioni personali, seguono due momenti intensi: l’esame di coscienza guidato e l’Esposizione di Gesù Eucaristia.

Don Guido Gentile, presenza sempre gradita, è a disposizione per chi desidera confessarsi.

Un raggio di sole entra nella piccola cappella delle Suore e splende radioso sul Tabernacolo, annunciando che lì abita il Re. Dopo   la benedizione Eucaristica, assistiamo alla  proiezione della videocassetta “Il Santo Ingegnere” un film documentario sul Beato Alberto Martelli. E’ la storia di un giovane pieno di passione civile, che in un’Italia tutta da ricostruire ha reso il suo servizio da cristiano e da uomo. Un giovane sempre in prima fila: nella preghiera e nella carità, nell’apostolato e nell’impegno civile che a soli 18 anni diventerà Presidente Parrocchiale di Azione Cattolica. Quell’ Associazione sarà il luogo della sua crescita e la scuola dove imparerà il dono di sé.

Momento culminante la S. Messa. Tutti i soci partecipano alla celebrazione Eucaristica sempre presieduta da Don Alfonso. Alla fine tutti insieme in pizzeria. Tanta allegria e simpatia, scambi di idee e promesse varie circa la possibilità di ulteriori momenti da organizzare per sentirci sempre più famiglia. A conclusione di questo articolo, vogliamo esprimere un grazie a tutte le Suore di Don Miceli che ci hanno offerto una occasione di incontro per un pomeriggio ricco di emozioni e tanta gioia.

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